RISTRUTTURAZIONE IMMOBILIARE: Noto manager della consulenza creditizia svela come trasformare la “Casa degli Addams” nell’abitazione che hai sempre sognato!

Originally posted 2016-10-09 20:40:28.

GUIDA RAPIDA AI 
MUTUI RISTRUTTURAZIONE

 

“Finalmente svelata la terribile verità
sui mutui per ristrutturazione”


Se sei arrivato al punto di essere disposto a spendere una barca di soldi e chiedere perfino un mutuo ipotecario pur di ristrutturare la tua abitazione,
molto probabilmente vuol dire che non sopporti più la situazione di “stallo” in cui sei oggi e sei pronto a fare qualsiasi cosa pur di trasformare quella che adesso ti sembra la “Casa degli Addams” nella Tua “Casa dei sogni”.

La casa dei nostri sogni è un indimenticabile film del 1948 tratto dal romanzo omonimo di Eric Holdings. La storia parla delle disavventure della famiglia Blandings alle prese col goffo tentativo di cambiare vita e ristrutturare casa.

Nel 1986 è stato girato anche un divertente rifacimento, Casa, dolce casa?, con Tom Hanks e Shelley Long.

Jim è un professionista affermato nonché il protagonista della storia che, stanco della routine della metropoli e del proprio appartamento ormai troppo piccolo e poco confortevole per lui e la famiglia, decide di acquistare una vecchia casa di cui sia lui che la moglie Muriel si sono perdutamente innamorati a prima vista.

Dal momento in cui firma il contratto, si susseguono disavventure a non finire: dopo alcuni sopralluoghi da parte dei periti, il responso è che la casa è in condizioni troppo disastrose per essere restaurata, e quindi dovrà essere abbattuta e ricostruita.

Poco dopo aver completato i lavori di abbattimento, viene a scoprire che la casa era gravata da un’ipoteca. Pagando una salata penale, Jim riesce comunque a dare inizio ai lavori di costruzione della nuova casa, affrontando altri mille problemi:

  • la scoperta di una falda acquifera nel punto di costruzione che ritarda l’inizio dei lavori,
  • il pozzo che non ha acqua,
  • la porta dello sgabuzzino che non si apre dall’interno,
  • alcune finestre che risultano disperse,
  • il moltiplicarsi delle spese impreviste,
  • l’improvviso ordine di sfratto dal vecchio appartamento cittadino, che costringe i Blandings a trasferirsi nella nuova residenza a lavori ancora in corso.

Jim ci rimette anche la stima del suo datore di lavoro. Di fronte alle avversità e al crescente nervosismo del marito, solo Muriel continua a mantenere la calma, grazie anche all’amicizia del consulente Bill Cole, suo ex fidanzato e compagno di collegio, il quale tenta pazientemente di consigliare Jim e di tenere d’occhio gli aspetti burocratici dell’operazione.

Pur di riuscire a costruire la “casa dei suoi sogni”, Jim arriverà a spendere il quadruplo di quanto aveva preventivato, sopportando infinite difficoltà e momenti di vero e proprio sconforto. Ma alla fine il risultato lo ripagherà e, proprio nel momento in cui crederà di aver perduto anche il lavoro, Jim troverà inaspettatamente la soluzione a tutti i problemi finanziari. 

Le 17 “Trombe dell’Apocalisse” che possono abbattersi anche sul tuo progetto e seppellirti per sempre all’inferno…

Intoppi nell’ottenimento di concessioni e permessi;
Problemi e ritardi dell’impresa che deve eseguire i lavori;
Ritardi nella consegna dei materiali;
Cambio dell’andamento dei tassi d’interesse e delle regole di credito;
Scadenza della delibera del mutuo;
Scadenza del termine per ultimare i lavori;
Cambio del budget dei lavori per imprevisti non preventivati; 
Costi extra per tassi di preammortamento non concordati;
Problemi col perito sul valore dell’immobile e dei lavori eseguiti;
Blocco nell’erogazione delle tranche;
Ritardi da parte del notaio, del perito o della banca;
Avversità delle condizioni atmosferiche tali da rallentare i lavori;
Imprevisti di natura personale, lavorativa e familiare;
Difficoltà nella fatturazione dei lavori o in altri aspetti fiscali;
Rallentamenti in fase di accatastasmento, agibilità e chiusura lavori;
Esaurimento delle risorse economiche personali;

Problemi sorti in corso d’opera (infiltrazioni d’acqua, rottura di tubature, danni di varia natura).

…e la scorciatoia per andare a vivere in paradiso senza fare nulla per meritartelo (anche se ora ti sembra impossibile!)

 

Come evitare l’errore micidiale che commette la stragrande maggioranza delle famiglie italiane che si mette in testa di voler ristrutturare casa, senza avere la minima idea del “casino intergalattico” in cui si sta andando a “ficcare” con le proprie mani (…e come invece tu puoi stupire tutti ed uscirne rapidamente da vero “Figo-Super-Esperto” anche se ora sei a ZERO in fatto di credito e finanza!).”

Liberati dal problema di trovare i fondi per il tuo progetto una volta per tutte.

Per effettuare una ristrutturazione spesso si utilizzano i propri risparmi evitando così di dover chiedere un prestito agli istituti di credito.
Può accadere che i risparmi non siano sufficienti, oppure puoi non voler utilizzare il tuo capitale magari già destinato ad altri scopi o necessario a far fronte ad imprevisti ed emergenze.

Se ti trovi in questa situazione il “mutuo per ristrutturazione casa” è il prodotto che risolve definitivamente i tuoi problemi.
In questo momento devi assolutamente sistemare prima gli aspetti legati al mutuo e solo successivamente puoi iniziare i lavori di ristrutturazione.

Nella stragrande maggioranza dei casi, le famiglie italiane che intendono eseguire una ristrutturazione, avviano i lavori con i propri risparmi e decidono di chiedere il mutuo solo quando hanno prosciugato anche gli ultimi spiccioli conservati nel vecchio salvadanaio di ceramica a forma di maialino.

Questo modo di pianificare “alla giornata”, non andava bene nel 1800 figuriamoci di questi tempi. Oggi quel modo di “ragionare all’antica” ti porterebbe a tutta velocità verso il disastro economico col dissesto totale del tuo bilancio familiare.

La terribile verità è che le banche potrebbero decidere di finanziare solo una parte del tuo preventivo lavori e non riconoscere il valore economico dei lavori già svolti, lasciandoti col cerino in mano a cantiere aperto.

Ovvero molte banche non finanziano l’intero preventivo del progetto e pretendono di vedere i fondi necessari a finanziare la differenza.

Se non disponi del saldo dell’operazione, ti possono bocciare la richiesta di finanziamento o costringerti ad accettare condizioni capestro che ti dissangueranno per i prossimi 30 anni con una rata di mutuo che si mangia gran parte del tuo reddito (quando la situazione ti sfuggirà di mano, pur di non lasciare il cantiere a metà, sarai costretto ad abbassare il capo ed accettare qualsiasi condizione).

Infatti quando la banca ti chiede di esibire quei risparmi che hai già speso e che non sono più nelle tue disponibilità, il tuo scoring (il punteggio della tua pratica) viene fortemente penalizzato perché il tuo “apporto personale” al progetto e la tua capacità di risparmio sono considerati pari a zero.

Ancora più drammatico è il caso di quelle famiglie che avviano i lavori con un piccolo prestito personale e poi, in un secondo momento, decidono di chiedere il mutuo. In queste circostanze ottenere il mutuo diventa davvero molto complicato, in quanto la famiglia viene considerata già esposta finanziariamente e quindi non più finanziabile.

La stessa situazione si verifica quando, ultimata la ristrutturazione grazie al mutuo, la famiglia ritiene di poter acquistare i mobili o finanziare il trasloco ed altre spese tramite un nuovo finanziamento.

Oggi, per tua fortuna, a tutto questo c’è una soluzione (che potrai scoprire leggendo la miniera d’oro ancora inesplorata di informazioni contenute in questa “guida rapida” ai mutui per ristrutturazione).

PRENDI NOTA:

L’errore più comune che la stragrande maggioranza delle famiglie italiane commette quando deve eseguire una ristrutturazione (e che potrebbe lasciare anche te senza porte e finestre), è quello di avviare i lavori con i risparmi personali o con un piccolo prestito, anziché chiedere da subito il mutuo per finanziare l’intero progetto.

Ristrutturare casa significa soddisfare le tue necessità ed aspirazioni, ma anche effettuare un investimento sicuro nel tempo ed avere la “tua storia da raccontare” (…e poter accogliere amici e parenti in una casa degna di questo nome).  😉 

In base alle caratteristiche dei lavori che intendi effettuare vi sono varie tipologie di intervento per ognuna delle quali devi assolutamente conoscere le procedure da seguire e la documentazione da produrre.

In questa “Guida rapida ai mutui per ristrutturazione” trovi il metodo da seguire “passo passo” per i diversi tipi di intervento possibile.

Il mutuo per ristrutturazione, infatti, serve appunto per ristrutturare un’abitazione già di proprietà o da acquistare.

Scopri come ottenere un mutuo per finanziare i seguenti tipi di opere di ristrutturazione:

  • Cambio infissi,
  • Sostituzione pavimenti,
  • Rifacimento bagni,
  • Tinteggiatura,
  • Sistemazione impianto elettrico,
  • Riparazione delle tubazioni,
  • Spostamento tramezzi,
  • Abbassamento volta,
  • Installazione pannelli solari,
  • Realizzazione impianti domotici,
  • Operazioni volte al risparmio energetico

Si può finanziare l’intero costo dei lavori e non sempre è richiesto esibire le fatture delle opere eseguite essendo generalmente sufficiente un computo metrico o un preventivo. Devi però accerttarti, prima di chiedere il mutuo, se la tua banca pretende le fatture dei lavori ed in quale momento le devi presentare (se devono essere già saldate e se devi anticipare tu i relativi costi).

Finalmente questa guida per la prima volta svela il metodo utilizzato in Italia dai migliori consulenti del credito per farti realizzare i lavori senza necessità di dover anticipare costi o dover esibire in banca ogni singola fattura già quietanzata.

Per ottenere un ottimo mutuo per ristrutturazione hai bisogno di tre caratteristiche fondamentali:

  • I requisiti adatti (ad esempio reddito e valore dell’immobile);
  • Competenze tecniche nel settore;
  • Forte potere contrattuale.

Sul reddito e sul valore dell’immobile c’è poco da discutere: o ce li hai o non ce li hai.

Puoi veramente fidarti di un direttore di banca per il tuo progetto da finanziare?

Per quanto riguarda le “competenze tecniche” hai 3 possibilità:

Studiare ed imparare a memoria questa guida usando parenti ed amici come cavie per i tuoi test;
Ingaggiare un consulente creditizio che ti guidi nella gestione della richiesta del mutuo;
Farti il “segno della croce” e affidarti a un bancario.

– Con il bancario sorge un insanabile problema: tra te e lui c’è un forte conflitto d’interessi.
Lui lavora per la banca, tu hai a cuore la tua famiglia ed il tuo portafogli.
Mentre tu cerchi i fondi per realizzare un progetto, lui ti potrebbe vendere anche un set di pentole pur di raggiungere il suo budget e farsi un rolex nuovo col quale far crepare d’invidia i suoi colleghi.

– Per quanto riguarda il consulente creditizio, corri un altro rischio ancora maggiore:
“finire nella mani di un ciarlatano”.

freccia mutuo casaMUTUO PER RISTRUTTURAZIONE, come scegliere il consulente giusto:

“7 segnali d’allarme che devono farti fuggire a gambe levate da un Consulente Creditizio”

  1. Da quanto tempo fa questo lavoro?
  2. E’ iscritto ad un albo professionale? Quale?
  3. Dispone di un ufficio e di una struttura organizzata?
  4. Svolge unicamente questa professione o si occupa di credito per “arrotondare”?
  5. Che reputazione ha sul web e sul territorio?
  6. Che tipo di garanzie offre? Con quale società di Mediazione Creditizia collabora?
  7. Si fa pagare a “nero”?  Chiede pagamenti anticipati?

Per quanto riguarda il “potere contrattuale“, un buon consulente del credito generalmente ogni anno “intermedia” almeno due milioni di euro e, grazie ad apposite convenzioni, lavora direttamente con la sede centrale dei principali istituti di credito (senza passare dalle filiali sul territorio). Quindi, se non hai un forte potere contrattuale, puoi sfruttare quello del tuo consulente creditizio di fiducia.

Oggi, grazie ad internet, puoi ottenere una buona consulenza anche a grande distanza e senza doverti muovere da casa. Prima di affidarti ad un consulente del credito, puoi verificare on line le sue credenziali e la sua reputazione.

Prima di dare l’incarico ad un mediatore creditizio, verifica che sia iscritto all’Oam (l’unico albo professionale per consulenti autorizzati ad operare in questo settore in qualità di “collaboratori” di società di mediazione creditizia).

Verifica, inoltre, che sia dotato di un ufficio fisico reale dove poterlo contattare e chiedi sempre che tipo di garanzia offre sulla qualità dei servizi che promette. Stai alla larga mille miglia dai ciarlatani che chiedono pagamenti anticipati o compensi a nero.

Come un moderno “Virgilio” il tuo mediatore creditizio di fiducia ti accompagnerà nei “gironi bancari” della “Divina Erogazione” con una consulenza che salverà il tuo progetto da sorprese “infernali”.

Un promotore creditizio specializzato nei mutui non ti aiuta solo ad ottenere un tasso migliore, ma interviene anche per semplificare tutte le procedure, “smarcare” eventuali problemi imprevisti e velocizzare i tempi di erogazione anticipando le obiezioni e le richieste della banca.

Ad esempio, un istituto di credito, potrebbe perfino chiederti di anticipare di tasca tua il pagamento delle fatture per poi stornartene il rimborso.

Altre banche, invece, potrebbero essere “diffidenti” nei tuoi confronti e non essere disponibili e versare gli importi sul tuo conto corrente ma pretendere di saldare direttamente i fornitori.

Oggi grazie ad un valido mediatore creditizio e con il supporto di questa guida gratuita, puoi ottenere un mutuo per ristrutturazione e gestire le somme del finanziamento nel modo più adatto alle tue esigenze senza dover subire le “imposizioni” delle banche.

*Tieni presente che se parliamo di mutuo ipotecario di solito l’importo minimo da richiedere è 50.000 euro. Sotto questa soglia è preferibile optare per un prodotto diverso piuttosto che un mutuo ipotecario, ad esempio un una cessione del quinto dello stipendio o della pensione (per info sulle cessioni del quinto clicca qui)

Come ristrutturare casa con un mutuo senza rovinarsi la vita.

Il mutuo per ristrutturazione, in Italia è un prodotto difficile da ottenere.
Su 100 mutui, quello per ristrutturazione incide solo per un 6%.

Il patrimonio immobiliare in Italia è tra i più importanti del mondo e circa il 70% della case ha più di 30 anni. Eppure su 100 mutui erogayi, la finalità “ristrutturazione” incide solo per il 6% (addirittura per il 3,4% se nel dato complessivo nazionale includiamo anche i mutui per surroga).

Quindi, se hai deciso di voler entrare nel “clan esclusivo” di quelli che ottengono un mutuo per ristrutturare casa, hai fatto una scelta davvero importante e positiva. Questo mutuo è così “raro” perché necessita davvero di requisiti importanti, particolare attenzione e competenze specifiche.

Oggi, per tua fortuna, grazie a questa guida, potrai scoprire una miniera d’oro ancora inesplorata di informazioni preziose che ti consentiranno di realizzare il tuo importante progetto immobiliare senza commettere errori.

La ristrutturazione o l’abbellimento della tua abitazione rappresenta non solo l’esecuzione di lavori per creare un luogo adatto a soddisfare i bisogni della tua famiglia, ma significa anche un investimento importante del tuo patrimonio immobiliare.

La ristrutturazione esalta infatti lo sviluppo dei locali di servizio, degli impianti centralizzati, la dignità architettonica, l’igiene.

Sotto la voce “ristrutturazione” sono compresi tutti gli interventi che riguardano un edificio in una sua parte o nella sua interezza, sia all’interno sia all’esterno.

Possono così individuarsi tre tipologie di interventi:

  • Ristrutturazione con manutenzione ordinaria o “piccole opere”;
  • Ristrutturazione con manutenzione straordinaria o “piccole opere”;
  • Ristrutturazione con “grandi opere“.

La distinzione tra queste tre categorie ha due conseguenze pratiche:

  • Le “piccole opere” (manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria) si realizzano senza bisogno di concessione edilizia e quindi senza pagare nulla al Comune.
  • Le “grandi opere” prevedono il rilascio di una concessione edilizia e quindi il versamento di oneri, in proporzione alla superficie interessata e al tipo di edificio.

Chi altro vuole andare a vivere nella “casa dei sogni”, rapidamente e senza problemi?

famiglia-ristrutturazione-casa
Scopri come decine di famiglie hanno già ottenuto più di quanto
 non ti saresti mai immaginato (anche se fino ad oggi pensavi fosse impossibile!)

Liquidità fino al 100% del preventivo (iva compresa);
Ultima tranche erogata al 90% dei lavori;
Perizia calcolata sul valore prospettico dell’immobile a fine lavori;
L’intera somma erogata direttamente sul tuo conto corrente;
Interessi calcolati solo sugli importi effettivamente erogati.

Senza dover esibire saldi o risparmi;
Senza vincoli di destinazione delle somme erogate;
Senza anticipare di tasca tua il pagamento delle fatture;
Senza costi di preammortamento;
Senza vincoli di ultimare lavori;
Senza penali per la mancata ultimazione dei lavori;
Senza dover esibire certificati di ultimazione lavori.

 

MUTUO PER RISTRUTTURAZIONE:
“Quanto è al sicuro la tua famiglia se il progetto si blocca a metà lavori?”

Nella scelta del mutuo per prima cosa è importante che ti venga finanziato il 100% del preventivo lavori che devi realizzare. Su questo aspetto, in fase preliminare, devi verificare che percentuale del preventivo la banca finanzia, in quanto molte banche si fermano all’80% e chiedono anche di vedere un estratto conto o un libretto bancario a dimostrazione che tu abbia le risorse per finanziare il saldo.

Quando parliamo di preventivo devi anche accertarti se la banca interviene al lordo o al netto dell’iva. In alcuni casi, il preventivo viene “gonfiato” in modo da poter finanziare anche altre spese come ad esempio un trasloco, le spese del notaio, le polizze, l’acquisto di mobili o altre esigenze di liquidità. Questo comportamento non è affatto corretto, in ogni caso tieni presente che alcuni istituti di credito verificano anche la congruità del preventivo e nel corso dei vari sopralluoghi il perito potrebbe perfino contestare la corrispondenza tra lavori “preventivati” e lavori effettivamente “svolti”.

Quindi, prima di provare a fare il “furbo”, devi essere molto attento perché non tutte le banche adottano gli stessi criteri di valutazione. Inoltre, nel corso delle varie perizie, alcuni istituti di credito verificano solo la percentuale dei lavori effettuati altri anche il valore degli stessi.

Ad esempio, quando l’impiegato della banca ti “rassicura” che la seconda tranche avverrà a “metà lavori”, è bene chiarire se per “metà lavori” si considera “metà dei lavori effettivamente svolti” o lavori il cui costo corrisponde al 50% del preventivo.

Se non vuoi avere problemi con l’impresa e con la banca, prima di firmare il contratto di mutuo, fatti mettere per iscritto questa modalità di effettuare la perizia e di erogare le tranche.

In merito alla perizia, molte famiglie si limitano ad informasi sul costo della prima, è bene verificare anche il costo delle successive. Inoltre devi prestare grande attenzione sul tempo minimo che deve trascorrere tra una perizia e la successiva (se non vuoi ritrovarti con il cantiere bloccato e con l’impresa che, per non rimanere “ferma”, inizia i lavori da un’altra parte scaricandoti a metà percorso).

La perizia può essere fatta considerando il valore attuale dell’immobile o quello che avrà a “fine lavori”.

Cosa ogni singola banca intenda per “fine lavori” è tutta un’altra storia a parte. Per alcuni istituti di credito, infatti, i lavori possono considerarsi “finiti” anche se mancano alcuni elementi di importanza minore (la pitturazione, i sanitari, gli interruttori dell’impianto elettrico, le piastrelle nel bagno, il battiscopa, le porte interne ed altri elementi minori).

Per altre banche, invece, non solo sarà necessario che sia ultimata fino all’ultima voce del preventivo, ma potrebbero richiederti anche certificati comunali e catastali di ultimazione dei lavori con relative certificazioni finali.

Ovviamente questo comporta ulteriori costi di preammortamento e ritardi sulla disponibilità delle somme per saldare l’impresa (che sicuramente non aspetterà volentieri le lungaggini della banca e non accetterà di buon grado le tue “giustificazioni”).

Tieni presente che il perito ha interesse a trovare cavilli e pretesti per tornare quante più volte possibile sul cantiere perché ogni perizia è pagata a parte.

Anche in questo aspetto, l’unico professionista “esperto”, che può davvero difendere con i denti i tuoi interessi, è il tuo consulente creditizio di fiducia.
E’ l’unico che come te “non vede l’ora” di chiudere velocemente il cantiere. Tutti i periti sono molto “collaborativi” in presenza di un consulente del credito perché hanno interesse ad avere una buona “continuità lavorativa”.

 

COME OTTENERE UN MUTUO PER RISTRUTTURAZIONE MENTRE SEI SUL CANTIERE E NON HAI TEMPO PER ANDARE IN BANCA

calcolo rata mutuo ristrutturazioneQuando chiedi un mutuo per ristrutturazione, devi sempre necessariamente comunicare anticipatamente alla banca lo stato attuale dell’immobile al fine di evitare equivoci e perdite di tempo.

Già dal primo appuntamento portati dietro una decina di foto della tua abitazione (5 dell’interno e 5 dell’esterno) e mostra al consulente in che condizioni si trova attualmente l’immobile.

Molte banche non intervengono se l’immobile prima dei lavori è in condizioni troppo “rustiche” o fatiscenti. Nello stesso momento devi verificare anche se la perizia valuterà l’immobile sullo stato attuale o sul valore che avrà a fine lavori.

Alcune banche ti finanziano considerando solo il valore attuale, altre anche quello prospettico a lavori ultimati. Questo aspetto è fondamentale perché, come puoi immaginare, incide pesantemente anche sulla modalità di erogazione. La prima tranche difficilmente potrà superare il valore attuale dell’abitazione e spesso le banche finanziano con la prima tranche solo il 50% del valore attuale.

Ad esempio, anche se un immobile a fine lavori potrebbe valere 200.000 euro, se oggi ne vale solo 50.000, molti istituti di credito come, prima tranche, ti daranno solo tra i 25.000 ed i 40.000 euro. Quindi potresti avere a disposizione una somma molto bassa per avviare i lavori (soprattuto se non disponi di altri fondi personali).

Purtroppo spesso i direttori i banca per “accaparrarsi” il cliente comunicano queste informazioni molto tardi, addirittura solo al momento della firma del contratto o, peggio, anche dopo. Anche in questo aspetto un consulente esterno alla banca potrà darti garanzie maggiori.

Per quanto riguarda le modalità di erogazione, presta massima attenzione sia sui tempi in cui avverranno le tranche che sui beneficiari effettivi delle somme.

Non tutte le banche erogano il finanziamento il giorno che si firma il contratto di mutuo dal notaio. Alcuni istituti di credito, prima di rendere le somme effettivamente disponibili, aspettano che il notaio completi alcuni passaggi burocratici successivi all’atto di mutuo (come ad esempio il perfezionamento dell’iscrizione ipotecaria). Questo può far slittare l’erogazione anche di un mese rispetto alla data di firma del contratto (il notaio è lento e la banca ne approfitta per incassare la valuta).

Allo stesso tempo alcune banche, per avere la certezza assoluta che vuoi veramente effettuare lavori di ristrutturazione, potrebbero pretendere che il bonifico di erogazione del finanziamento, anzichè sul tuo conto, venga fatto direttamente all’impresa appaltatrice o ai fornitori del materiale edile (ti lascio immaginare la confusione che si andrebbe a creare).

Per non parlare del caso in cui la banca pretende, non solo di vedere le fatture saldate, ma anche che sia tu ad anticipare i pagamenti con i tuoi risparmi personali per poi rimborsarti solo successivamente in un secondo momento.

Questo avviene perché le banche, per loro natura, non si fidano nemmeno dei propri clienti e si sentono sempre “ingannate”. …sarà la coda di paglia? 😉

 

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--> TUTTI PENSANO CHE UN “MUTUO A TRANCHE” NON CONVIENE MA IN REALTA’ PUOI RISPARMIARE DAL 53% AL 100% DEGLI INTERESSI DI PREAMMORTAMENTO 
(*se sai come fare!)  😛 
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L’erogazione dei mutui per ristrutturazione, può avvenire in un’unica soluzione oppure a stato avanzamento lavori (SAL).

Se il tuo mutuo per ristrutturazione è erogato in un’unica soluzione, hai una modalità di pagamento uguale a quella di un prestito personale tradizionale. Ciò significa che l’importo della tua rata mensile è calcolato in base alla tua retribuzione e alla durata del contratto. Questa formula di pagamento viene solitamente concessa per la realizzazione di piccoli interventi di ristrutturazione o di manutenzione ordinaria. Il finanziamento arriva a coprire fino ai 70.000 euro circa. In questo caso inizierai a pagare l’intera rata del mutuo subito dopo la firma del contratto. Non pagherai alcun tasso di preammortamento ma verserai gli interessi sull’intera somma finanziata anche se non hai ancora iniziato i lavori o non hai speso l’intero importo del mutuo.

Se invece il mutuo ristrutturazione è erogato ad avanzamento dei lavori (SAL), devi prestare molta attenzione a come sarà dovuto l’eventuale tasso di preammortamento.

Questo aspetto è il più importante di tutti. Pagare il tasso di preammortamento vuol dire pagare un tasso (maggiorato) che non incide sulla quota capitale. Quindi anche se paghi le rate, il tuo debito non scende fino a quando non completi i lavori.

Firmato il contratto di mutuo ed erogata la prima tranche, dovrai iniziare subito a versare le prime rate che saranno regolate secondo una delle seguenti 6 modalità:

  1. Rata composta di soli interessi di preammortamento calcolati sulla somma effettivamente erogata;
  2. Rata composta di soli interessi di preammortamento calcolati sull’intera somma finanziata anche se non ancora interamente erogata (o erogata su un conto vincolato della banca e svincolata a tranche);
  3. Rata composta di quota capitale + quota interessi di preammortamento calcolati sulla somma effettivamente erogata;
  4. Rata composta di quota capitale + quota interessi di preammortamento calcolati sull’intera somma finanziata anche se non ancora interamente erogata (o versata su un conto vincolato della banca);
  5. Rata composta di quota capitale + quota interessi calcolati (al tasso effettivo senza preammortamento) sulla somma effettivamente erogata;
  6. Rata composta di quota capitale + quota interessi calcolati (al tasso effettivo senza preammortamento) sull’intera somma finanziata anche se non ancora interamente erogata (o versata su un conto vincolato della banca).

Come riuscire a non pagare interessi di preammortamento anche se in questo momento sei a ZERO in fatto di credito e finanza


Ovviamente la situazione per te più conveniente è quella indicata al punto 5, nel quale non paghi nessun tasso di preammortamento e riconosci gli interessi solo sulla somma effettivamente erogata dalla banca e nelle tua reale disponibilità.

Ottenere un mutuo per ristrutturazione senza tassi di preammortamento è di assoluta importanza non solo perché ti evita di pagare un tasso maggiorato senza che nel frattempo il capitale si riduca, ma anche perché altrimenti quando avrai ultimato i lavori, il tasso effettivo che andrà in ammortamento non sarà quello concordato con la banca in fase di istruttoria ma quello in vigore nel momento in cui i lavori saranno conclusi e l’ultima tranche effettivamente erogata.


Infatti, in fase di istruttoria, la banca generalmente stabilisce solo lo “spread” (ovvero il guadagno della banca sul costo del denaro). A questo valore, ultimati i lavori, andrà sommato l’euribor (l’indice che indica il costo del danaro per il tasso variabile) o l’eurirs (l’indice di riferimento se si tratta di tasso fisso). Sia l’euribor che l’eurirs applicati e sommati allo spread, non saranno quelli in vigore in fase di inizio lavori, ma quelli vigenti a lavori ultimati. Se consideri che i lavori possono durare diversi mesi, il rischio di svegliarsi con una terribile sorpresa non è affatto remoto.

*In tutta sincerità che tu riesca ad ottenere condizioni così vantaggiose (come quelle indicate al punto 5) senza avvalerti del supporto di un valido consulente di tua fiducia, esterno alla banca, è praticamente impossibile. 

Rispondi sinceramente a queste 9 domande per avere la certezza che questa soluzione soddisfa le tue elevate aspettative per questo progetto:

  1. Vuoi davvero risparmiare e tutelare il tuo bilancio familiare con una rata di importo “basso e certo”?
  2. Il tuo budget per i lavori di ristrutturazione è pari o superiore a 50.000 euro?
  3. Preferiresti ottenere l’ OK della banca prima di iniziare i lavori, senza l’incubo che scada la delibera del mutuo?
  4. Ritieni importante non essere vincolato al preventivo lavori iniziale e poterlo modificare in corso d’opera?
  5. Consideri vantaggiosa una soluzione che finanzia il 100% del tuo progetto?
  6. Vorresti poter gestire liberamente la somma finanziata senza dover dar conto alla banca di come hai speso fino all’ultimo centesimo?
  7. Cerchi un prodotto senza tasso di preammortamento che ti consente di rimborsare da subito il capitale?
  8. Vuoi sentirti libero di interrompere o sospendere i lavori in qualsiasi momento senza dare giustificazioni e senza pagare penali?
  9. Ti potrebbe interessare l’opportunità di affidare la richiesta di mutuo ad uno dei più noti consulenti del settore?

Se hai risposto di “Sì” ad almeno 5 di queste 9 domande, allora sei la persona perfetta per ottenere rapidamente l’intera somma di cui hai bisogno per realizzare il tuo progetto (anche a domicilio, senza mettere piede in banca, dall’assicurazione, dal notaio, dal perito …e da nessun’altra parte!)

Prima di salutarti, ricorda:

“L’unica cosa che si frappone tra te e il tuo obiettivo è quella stronzata di storia che racconti a te stesso sul motivo per cui l’obiettivo non si può raggiungere.”

Vola alto, non ti accontentare!!!

All you need is credit! 

Tre semplici step:

1) Chiedi la consulenza

2) Segui le indicazioni

3) Realizza il Tuo Progetto

 

Giulio Curatella, insieme per il Tuo Progetto.

P.S. La guida sui mutui per ristrutturazione inserita in questo articolo, è un vero punto fermo del settore. È un riferimento assoluto sia per chi non ha alcuna competenza in materia che per gli addetti ai lavori. Non esiste nulla del genere in Italia (né in forma cartacea né sul web).

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