Originally posted 2016-03-16 18:44:05.
Prima di parlare del “segreto svelato” dalla mia maestra delle elementari per evitare le “truffe”, urge una precisazione perchè purtroppo c’è ancora qualche “testa dura” che non ha ben chiaro cosa sia un broker, oppure non ha capito di cosa mi occupo e che tipo di servizio offro ai miei clienti.
Sicuramente se leggi il mio blog, sei un persona curiosa ed intelligente e non rientri in questa categoria.
Quindi ti sono chiari almeno questi due aspetti chiave:
Sono un consulente che opera nel mercato della mediazione creditizia;
Mi rivolgo a privati e famiglie che hanno necessità di accedere al credito bancario per finanziare il proprio progetto tramite un mutuo casa.
Come ben sai, non tutti sono svegli come te e per questo motivo, prima di entrare nel vivo dell’argomento e spiegarti il formidabile segreto che mi svelò la mia maestra delle elementari (ti giuro che questo trucco mi ha salvato la vita decine di volte e mi ha fatto evitare di incappare in moltissime truffe!), sono costretto a ribadire per l’ennesima altri due “fottutissimi” punti fermi:
“Considero l’attuale sistema bancario la principale causa dei problemi che affliggono il mondo e ritengo che dietro molti prodotti finanziari si nascondono vere e proprie truffe legalizzate.
Molto spesso si accusa la “casta” politica di tutti i mali del pianeta,
in realtà questa visione “politicocentrica” è ormai sgangherata e superata quanto una fiat 127 degli anni ’80, usata, con i sedili sfondati e rottamata più volte.
Da tempo infatti la finanza ha soppiantato completamente la politica,
anzi è proprio il sistema della finanza mondiale ad aver corrotto e reso inefficiente il potere politico.
Ma tutto questo non toglie il fatto che ognuno è artefice delle propria sorte e che se vuoi, già in questo momento, puoi fare in modo che le cose vadano subito meglio e se non puoi salvare il mondo puoi almeno rimboccarti le maniche e darti da fare per te stesso e per le persone che ti stanno a cuore.”
A questo punto ti aspetterai che mi metta a parlare di signoraggio bancario, di truffe finanziarie e di complotti “plutomassonici”, ma usciremmo inevitabilmente dal seminato. “Permettetemi di emettere e controllare la moneta di una
Per soddisfare le tue aspettative “grilline”, prima di chiudere questa premessa ed arrivare al sodo dell’argomento di cui oggi parliamo, mi limito a citare una frase del famoso banchiere e Barone Mayer Amschel Rothschild, di cui avrei sicuramente almeno sentito parlare e che già alla fine del XVIII secolo aveva previsto e capito tutto:
nazione e non mi importa chi fa le sue leggi.”
Con questa citazione credo di aver detto tutto e che non ci sia null’altro da aggiungere. 😎
Ok Ok Ok oggi sono buono: se non hai mai sentito parlare della famiglia Rothshild, vai su google, informati e poi ritorna qui a leggere il resto. 😀
Ho voluto fare questa lunga premessa per spiegare che il mio rapporto con le banche è completamente sbilanciato a tutela del cliente che ha deciso di avvalersi della mia consulenza e dei miei strumenti finanziari volti a fargli ottenere l’erogazione di un mutuo che abbia tutte le carte in regola per poter essere considerato “Vincente”.
Ti confesso che, terminati gli studi, ho scelto questo lavoro proprio per avere le idee chiare sulla parte dalla quale schierarmi,
ovvero chi difendere e tutelare nelle mie battaglie lavorative quotidiane.
Certo avrei potuto anche fare l’avvocato, ma la coscienza mi ha imposto di tenermi alla larga dai tribunali; luoghi in cui è difficile distinguere veramente il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, la verità dalla menzogna.
Con i numeri e la finanza, invece, non ci si può sbagliare (se sai come fare!).
Così ho deciso di mettermi dalla parte delle famiglie che devono andare in banca per ottenere un mutuo che non gli rovini la vita.
Cercherò di fare un esempio per essere ancora più chiaro su come interpreto il mio lavoro: gli istituti di credito (se non sai dialogarci) sono il lupo famelico brutto e cattivo, tu (rispetto alle banche) sei una pecorella indifesa e smarrita, il mio istinto primordiale (da pastore lucano cresciuto sulle montagne) è quello di mettermi in gioco per tutelarti e farti vivere comodamente nello splendido e sicuro rifugio che hai sempre sognato (proteggendoti da truffe e brutte sorprese). Punto.
Ecco, ora che te l’ho spiegato “in stampatello” non puoi fingere di non aver capito come finalmente anche tu, ascoltando i miei consigli, puoi essere aiutato ad ottenere il tuo Mutuo Vincente. 😉
Pensa che alcune banche sono pronte anche a pagarmi pur di avere i miei clienti, ma per me una banca vale l’altra e, di volta in volta, scelgo quella più conveniente per le esigenze della famiglia che in quel momento sto tutelando ed alla quale sto offrendo il mio servizio.
Così quando parli con me è come se incontrassi contemporaneamente tutte le banche in un unico appuntamento,
col valore aggiunto di un consulente che tutela i tuoi interessi e non quelli degli istituti di credito.
Ora che sai meglio come la penso sulle banche e come lavoro, c’è un’ultima cosa che devi assolutamente conoscere per capire fino in fondo come interpreto la mia “mission”.
Sono assolutamente convinto che:
“La stragrande maggioranza delle famiglie italiane non dovrebbe sottoscrivere un mutuo se non può permettersi di pagare puntualmente fino all’ultima rata.”
Questo per me è un “mantra”, una legge intoccabile.
Ogni giorno caccio letteralmente a calci dal mio ufficio gente che vuol riempirsi la vita di debiti e mettersi sulle spalle per 30 anni il groppone di un mutuo che non è minimamente in grado di pagare.
Non a caso oggi, dopo 15 anni di attività, tra le 2.000 pratiche di finanziamento che ho seguito e istruito personalmente col sudore della fronte, non c’è una sola banca che non accetti i miei clienti e non c’è una sola famiglia con la casa pignorata.
Per tutte queste ragioni, recentemente ho sperato (ma l’illusione è durata poco) che finalmente in Italia, parlamento e governo facessero una legge che aprisse gli occhi alle gente e facesse capire anche alle zucche più dure che non tutti possono permettersi un mutuo e che non c’è nulla di male a pagare l’affitto per la propria abitazione.
IL MUTUO E’ UN LUSSO CHE NON TUTTI POSSONO REALMENTE PERMETTERSI.
Ovviamente mi riferisco alla legge che consentirebbe alle banche di mettere in vendita la casa dopo 18 rate non pagate.
In teoria questa poteva essere una legge “giusta” e migliorativa della situazione attuale.
Invece, ancora una volta, hanno voluto rovinare una buona legge portando le 7 rate inizialmente ipotizzate (che sono effettivamente troppo poche) a 18 (che sono troppe e vanificano gli effetti positivi che la legge poteva avere).
Te lo dico chiaramente, 18 rate di morosità sono troppe, alla dodicesima rata è già troppo tardi ed è evidente che non ce la puoi fare a pagare.
Questa è la verità nuda e cruda, che ti piaccia o meno.
Infatti, se la legge non andasse in porto e rimanesse tutto così com’è oggi, in caso di ritardi nei pagamenti delle rate, la tua casa andrebbe comunque all’asta, venduta probabilmente molto sottocosto rispetto al tuo debito residuo e rimarresti SENZA casa e CON in più il bubbone del debito a rovinare per sempre la tua vita (e molto probabilmente anche quella dei tuoi eredi).
Con l’aggravio delle penali, degli interessi di mora e delle spese giudiziarie.
Con questa nuova legge, invece, eviti di logorarti e farti strane illusioni di rimetterti in carreggiata, eviti di farti spennare da avvocati senza scrupoli, ed hai anche il tempo di organizzarti con un certo preavviso limitando il danno reputazionale di ritrovarti con la casa all’asta (che anche come immagine non è il top) e alla fine IL DEBITO E’ ESTINTO anche se la casa viene venduta al disotto del valore reale.
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A proposito, non fidarti mai di quelle società che ti chiedono soldi promettendoti di farti cancellare i debiti perchè “le banche sono usurai che fanno le truffe”. Stanno speculando sul tuo stato di necessità e sulla tua buona fede, sono proprio loro che ti appioppano “truffe”. Occhi aperti! 😉
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Torniamo a “bomba”, anche se quella clausola sarà facoltativa, la “consiglierò” a tutti i mie clienti senza esitazioni (anche al costo di perdere quei clienti che volessero rifiutarla), perchè voglio tutelarli realmente e non posso permettere che si rovinino con le proprie mani.
Infatti il compito di un consulente “serio” non è quello di assecondare le “opinioni” dei clienti basate sugli “umori di stomaco” e le chiacchiere da bar dello sport, ma di guidarli consapevolmente sulla base di competenze reali ed esperienze maturate con fatica sul campo risolvendo casi concreti.
Piuttosto spero che il numero di rate scenda a 12 e non a 18, perchè se le rate per far scattare la clausola sono così numerose, gli effetti ed i benefici reali di questa legge si vanificano del tutto.
Come evitare di perdere la casa acquistata col mutuo in caso di imprevisti o se non puoi più pagare?
Niente di più semplice… esistono le polizze assicurative!
Perfino tu (che non mangi pane e finanza) dovresti sapere benissimo che quelle delle banche sono care,
infatti, non a caso, non le propongo mai. 😉
Fare una polizza che tuteli te e la tua famiglia in caso di morte, invalidità, infortunio, ricovero ospedaliero, riduzione del reddito e tutti gli imprevisti che ti aspettano dietro l’angolo,
non è un’imposizione delle banche né si tratta di “truffe” per rubare i tuoi risparmi, anzi sottoscrivere un polizza insieme al mutuo è una regola di buon senso, è un principio da buon padre di famiglia.
Se non puoi permetterti una polizza che ti tuteli veramente dagli imprevisti, allora vuol dire che è il caso che continui a pagare l’affitto perché NON puoi permetterti la proprietà della casa.
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Non fare un mutuo se non puoi
permetterti anche la polizza. STOP.
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Farsi un’assicurazione è sacrosanto, ciò che è sbagliato è sottoscrivere le polizze proposte dalla banca perchè sono care e non ti tutelano veramente.
Le polizze proposte in banca, infatti, hanno generalmente due limiti:
- Sono care;
- Sono legate al capitale residuo del mutuo.
A questo punto urge un esempio: se fai un mutuo su 100.000 euro (con la polizza che generalmente ti propongono in banca), in caso di morte, l’assicurazione verserà direttamente alla banca un importo pari al debito residuo al netto degli interessi.
Quindi, nel nostro esempio (supponendo che sia passato qualche anno da quando hai fatto il mutuo ed il capitale residuo al momento del decesso sia 85.000 euro), ebbene, in tal caso, l’assicurazione verserà alla banca esattamente 85.000 euro per l’estinzione del debito.
Fine della partita.
Il resto delle spese da sostenere è un problema degli eredi.
Invece, con una polizza a capitale costante (non venduta dalla banca), in caso di decesso, il bonifico dell’assicurazione non parte a favore della banca ma a favore dei tuoi eredi (che decideranno come utilizzare il denaro, se estinguere tutto il debito o solo parte di esso per far fronte ad altre spese).
Inoltre, il bonifico sarà sul capitale assicurato inizialmente a non sul debito residuo, quindi, nel caso specifico, il bonifico sarà comunque di 100.000 euro anche se il debito residuo fosse sceso a 85.000. Questa differenza è fondamentale perchè in caso di decesso, gli eredi non avranno come primo problema l’estinzione del mutuo (che probabilmente preferiranno solamente ridurre o estinguere in parte) ma la mancanza di reddito per far fronte alle spese quotidiane.
Quindi gli eredi, con la somma ottenuta, saranno liberi di ridurre il debito solo in parte e con la differenza affrontare la riduzione del reddito familiare e le altre spese legate alla premorienza.
“Quando fai un’assicurazione in banca, assicuri la banca, quando la fai fuori, assicuri la tua famiglia. Semplice, o no?”
Tornando alla proposta di legge, te lo chiedo per piacere perchè sono veramente stufo di dover tornare mille volte sull’argomento: non farti riempire la testa di chiacchiere da chi parla di impignorabilità della prima casa che veramente mi incazzo.
Impignorabilità della casa vorrebbe dire poter prendere i soldi a buffo e non restituirli tanto sei impignorabile, ma in tal caso le banche te lo sogni che si mettono a dare soldi. Quindi facciamo i seri. Quando sento queste stupidaggini dette da politici di livello nazionale non so se sono davvero così incompetenti e capre o lo fanno solo per scopi di propaganda e demagogia (tanto è facile parlare male delle banche anche se non si ha alcuna competenza in materia economica e finanziaria, perchè loro vanno in banca ed i soldi li hanno senza troppi problemi!).
Inoltre la clausola di inadempimento ipotizzata nella nuova legge è facoltativa e la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla. Che cosa vuol dire? In caso di inadempimento dopo 18 rate non pagate, la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore.
Per aumentare le tutele del consumatore, la proposta di legge punta a introdurre il principio secondo cui, in caso di inadempimento, il trasferimento dell’immobile alla banca comporta l’estinzione del debito anche se il valore di vendita è inferiore a quello del debito residuo.
Quindi, come vedi, la proposta è fortemente elastica ed avrà pochi effetti “impositivi”.
Ancora una volta si profila una “legge all’italiana”.
Il problema GROSSO del mutuo così com’è oggi è che se ti capita un problema ti mettono all’asta la casa e TI RIMANE il debito rovinandoti la vita.
Se questa legge sarà fatta bene, le banche saranno più flessibili nelle condizioni contrattuali e nella delibera e in caso di imprevisti talmente gravi da comportare prolungati ritardi di pagamento, il debito non ti rovina la vita ma al massimo perdi la casa (cosa comunque evitabile con una semplice polizza fatta bene).
In poche parole, se hai una polizza non hai problemi di insolvenza, se invece non l’hai fatta: sloggi in fretta, ti estinguono il debito e amen.
La verità è che nel 2016 la gente ha tutti gli strumenti per informarsi e capire quello che sta facendo e farsi due conti prima di firmare qualcosa o di straparlare a vanvera di truffe e cose del genere.
Non puoi dire “sono ignorante, capitemi”.
Per quanto riguarda i mutui, ad esempio, il mio lavoro è proprio questo: non solo negoziare condizioni migliori e la soluzione più adatta alle tue esigenze ma anche metterti in condizioni di capire quello che stai firmando e qual è la soluzione migliore per le tue reali caratteristiche ed esigenze effettive.
I miei migliori clienti sono gli stessi dipendenti di banca che hanno l’umiltà e l’intelligenza di capire ed ammettere che non conoscono bene nemmeno i prodotti che vendono allo sportello e che, fuori dalla loro filiale, di mutui non capiscono una beneamata mazza perchè i contratti sono scritti apposta per non essere comprensibili nemmeno per gli stessi dipendenti delle banche perchè se li capissero si rifiuterebbero di venderli ai loro amici, parenti e conoscenti.
Ovviamente non parlo di noi che stiamo discutendo qui (sono certo che il chiarimento sia inutile ma tant’è), quanto per la gente “comune” lì fuori.
Essere gente comune è diverso da “non so mai cosa sto facendo nella vita non è colpa mia salvatemi”.
La gente comune generalmente è:
1) ignorante patentata (altrimenti non firmerebbe un contratto di mutuo senza averlo capito e spesso senza averlo manco letto)
2) paranoide modello Striscia la Notizia dove: “Sono tutte truffe”.
L’italiano medio, infatti, è affetto da una sorta di disturbo della personalità che potremmo definire “furbite”,
purtroppo per lui, però, ritenendosi una “volpe” finisce inevitabilmente “pelliccia”.
La “furbite”, è come una sostanza allucinogena che genera manie persecutorie e convince il soggetto interessato di essere “perseguitato”.
Tale soggetto si auto-convince che tutti voglio fregarlo e che il mondo ruota intorno a lui, così per non farsi “sopraffare” inizia a comportarsi da “furbo” e paradossalmente proprio in questo modo inizia a farsi fottere davvero.
E’ la famosa “profezia che si auto-avvera”.
L’italiano medio ha un atteggiamento che potremmo definire con la frase:
“Io sono il più furbo di tutti, tutti mi vogliono fare le truffe ma a me non mi frega nessuno e sono io che posso fregare tutti”,
che sta ad indicare appunto il ritenersi scaltro o furbo e capace di discernere di qualunque argomento e prendere decisioni anche in ambiti di cui non dispone di alcuna competenza e preparazione.
Il problema è che purtroppo l’italiano medio versa in condizioni di insoddisfazione perenne a più livelli,
PROPRIO perché invece si fa fregare di continuo e prende sempre e comunque le decisioni sbagliate.
Più sbaglia, più si incaponisce, persevera e prende fregature maggiori.
Vale dalle piccole cose alle grandi cose, senza distinzione.
La “furbite”, va di pari passo con un altro atteggiamento:
la mancanza di umiltà, l’incapacità di chiedere aiuto, la mancanza di coraggio nell’assumersi responsabilità ed ammettere i propri limiti.
Così dopo la fregatura, scatta il senso di frustrazione e si comincia immediatamente a cercare il “colpevole”.
Generalmente la colpa viene attribuita :
- Alla kasta
- Alla Troika
- Alla Germania
- Alla crisi
- Agli imprenditori che evadono le tasse (???)
- Alle Banche
- A
Berlusconi(ops, questo non c ‘è più!)
Così, per una volta tanto, che vogliono fare un legge “giusta” che alla fine tutela davvero il consumatore,
tutti sono pronti a sparare a raffica contro la “casta” e contro le banche che fanno le “truffe”. Gli affetti da “furbite”, infatti, si sentono perennemente “fregati” e non c’è nulla di più banale, semplice e scontato che parlar male sempre e comunque della politica e delle banche.
A questo punto arriviamo al famoso segreto che mi svelò la mia maestra alle elementari (e che tutte le insegnanti dovrebbero spiegare ai propri alunni il primo giorno di scuola!).
Ricordo benissimo quel giorno perchè questa lezione non me la fece in classe, ma all’ufficio postale e mi è rimasta scolpita nella mente.
Avevo accompagnato mia madre, anche lei maestra delle elementari, e la stavo aspettando mentre ritirava lo stipendio.
Mi avvicinai alla mia maestra e le feci compagnia mentre anche lei faceva la fila.
Mi disse qualcosa che all’epoca non capii (e che non ricordo nei dettagli) in merito agli assegni, i contratti e le cambiali.
Invece, ricordo benissimo le sue ultime parole: “Giulio, leggi sempre bene e con attenzione prima di firmare qualsiasi carta e se non capisci non firmare”.
Il giorno dopo a scuola tornò sull’argomento, ci diede un compito da fare in classe e ricordo benissimo che presi anche un ottimo voto (forse in quel momento il mio destino era già segnato!).
Ecco questo è il punto e l’insegnamento che mi ha salvato la vita decina di volte: “Non firmare mai senza prima leggere e non firmare mai se non capisci fino in fondo quello che stai firmando”.
Purtroppo, nei fatti, la stragrande maggioranza delle persone firma contratti di mutuo senza averli prima nemmeno letti.
Questa è la terribile verità di oggi, piaccia o non piaccia.
La “gente comune” va in banca, il direttore stampa una sorta di piano di ammortamento e poi ci si vede dirittamente davanti al notaio che legge (quando ormai è già troppo tardi) solo la parte generale del contratto e non tutti gli allegati. Ma la cosa più grave è che anche se qualcuno si prendesse la briga di leggere, non capirebbe comunque assolutamente nulla di quanto vi è scritto perchè il linguaggio è volutamente incomprensibile e il significato delle parole non è quello che può sembrare ad una prima e veloce lettura. Questo deficit cognitivo ha un nome ben specifico: si chiama “analfabetismo funzionale”.
L’Italia infatti ha il triste primato di nazione con il più alto numero di “analfabeti funzionali“.
Cos’è l’analfabetismo funzionale?
Con il termine analfabetismo funzionale si descrive l’incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.
Lo spiego in modo semplicissimo così lo capisci subito: il 47% degli italiani sa leggere e scrivere, ma quando è posto di fronte a materiale stampato,
come ad esempio moduli da compilare, l’analfabeta funzionale non riesce ad operare efficacemente e svolgere adeguatamente compiti fondamentali.
Così la “gente comune” si ritrova un contratto diverso da quello immaginato e costi non preventivati o considerati, e poi per timore riverenziale nei confronti della banca, per pigrizia o per non fare la figura degli allocchi, abbassa il capo e si “accontenta” accettando l’accaduto tanto le banche “sono tutte uguali”.
La verità è che oggi come oggi farsi un mutuo da solo (senza avvalersi dell’aiuto di un professionista) è come buttarsi in un lago di merda di testa pensando che sia Nutella, e quelle che ho descritto sono le cose che devi assolutamente sapere prima di metterti a cercare un mutuo da solo e mettere piede in banca.
Questa è la pura e semplice verità, altro che “truffe complottiste”.
Prima di salutarti, ricorda:
“L’unica cosa che si frappone tra te e il tuo obiettivo è quella stronzata di storia che racconti a te stesso sul motivo per cui l’obiettivo non si può raggiungere.”
Vola alto, non ti accontentare!!!
All you need is credit!
Tre semplici step:
1) Mutuo Vincente
2) Chiedi Credito
3) Realizzi il Progetto
Giulio Curatella, con Te per l’accesso al credito.
P.S. La gnocca nelle foto è Cameron Diaz (non è quella santa donna della mia maestra).